Dire che una persona “ha un bel corpo” non vuol dire per forza che quella persona ha un corpo perfetto. Per corpo perfetto intendo il classico fisico da copertina, quello magro ma in forma, e nello stesso tempo femminile al punto giusto.
Di canoni fisici di bellezza ne abbiamo visti passare tanti negli anni. Parlo ovviamente delle donne, perché dell’uomo si parla meno riguardo questo argomento. Quasi sempre ai canoni di bellezza di una particolare decade corrisponde quello che era lo status sociale della donna in quel periodo, oppure quella che era la moda dettata dalle donne famose, come le attrici o le modelle più in voga.
Negli anni ’50 il canone di bellezza femminile era quello delle attrici sex symbol di Hollywood: tra tutte, Marylin Monroe. Pin-up formose e sensuali, una femminilità esaltata all’ennesima potenza. Negli anni ’60 si cambia completamente: il modello è la modella e attrice Twiggy Lawson. Si torna a fisici più androgini, minuti e privi di forme. Per la prima volta però si scoprono le gambe femminili: la minigonna diventa il simbolo dei movimenti femminili sessantottini.
Negli anni ’70 la donna inizia a tornare più femminile: il canone di bellezza è sempre quello di un fisico magro, ma con i capelli lunghi e voluminosi e con una silhouette più tonica e atletica, che diventa il canone di bellezza degli anni ’80. Gli ottanta sono gli anni di Jill Cooper, ambasciatrice dell’aerobica e prima personal trainer che abbiamo visto in televisione. Le modelle sono Elle McPherson o Linda Evangelista: gambe lunghe, fisico snello, tonico ed atletico e vita stretta.
Arriviamo agli anni ’90 nei quali torna la magrezza femminile portata però quasi all’esasperazione: il canone di bellezza viene definito “heroin chic”. Il modello (o meglio la modella!) che incarna questo fisico è senz’altro Kate Moss: magrissima, androgina e diafana.
Se pensiamo ai giorni nostri invece non ci viene in mente un canone di bellezza ben definito. Giustamente c’è molta più libertà: un bel corpo è quello con il quale una persona si sente in armonia. Non è uguale per tutti. Ci sono ragazze magre e che si sentono bene così e invece altre che non si trovano assolutamente a disagio con un paio di chili in più.
Una cosa forse c’è che rimane alla base di tutto, che rimane costante: la bellezza è l’espressione della salute e dell’armonia. È vero che tendenzialmente nella visione collettivo un bel corpo femminile è quello magro ma tonico, con pancia piatta e seno e fianchi morbidi ma sodi, visi freschi e luminosi con labbra carnose e ben definite, ecc. Ma è anche vero che a differenza del passato adesso sui social vediamo che può essere bello un fisico androgino così come uno molto atletico e formoso. Sono molto più importanti l’armonia delle proporzioni e la promozione di uno stile di vita sano.
Sentirsi bene con il proprio corpo è il motivo principale per il quale ci si rivolge al medico estetico. Nello studio della Dott.ssa Gloria Misasi è possibile eseguire la Laserlipolisi, un trattamento di medicina estetica mini invasivo che permette di rimodellare il corpo laddove siano presenti accumuli di tessuto adiposo e lassità tissutale. Senza l’utilizzo del bisturi.
Laserlipolisi: come funziona
La Laserlipolisi utilizza la tecnologia laser (quindi il principio del calore) per sciogliere i grassi e rimodellare il corpo nelle zone desiderate. Non è un trattamento rivolto alle persone in sovrappeso, ma piuttosto a quelle persone che presentano accumuli di tessuto adiposo in alcuni punti (i cosiddetti “cuscinetti adiposi”) unitamente a lassità tissutale.
La tecnologia laser è infatti vantaggiosa perché capace di svolgere allo stesso tempo tre funzioni:
1- Scioglie gli accumuli di grasso per un rimodellamento del profilo corporeo
2- Coagula i piccoli vasi sanguigni evitando perdite ematiche durante il trattamento
3- Stimola la produzione di collagene da parte del derma ricompattando il tessuto cutaneo laddove presenti delle lassità.
Il macchinario per la Laserlipolisi è composto da un laser che emette calore a una determinata frequenza collegato ad una fibra ottica e una micro-cannula molto sottile.
Il medico inserisce fibra e cannula sottocute praticando una minuscola incisione la quale non lascia cicatrici, perché viene eseguita in modo tale da essere nascosta dalle naturali pieghe del corpo. La fibra ottica è collegata al laser ed emette calore ad una frequenza selettiva per le cellule del tessuto adiposo, in modo tale da sciogliere e distruggere solo quelle senza creare danni al tessuto circostante. La micro-cannula è invece collegata ad un aspiratore il quale ha la funzione di aspirare il grasso fuoriuscito dagli adipociti.
Quello che si ottiene è quindi un rimodellamento del corpo, in quanto vengono eliminati gli accumuli di tessuto adiposo, ed allo stesso tempo un ricompattamento e un miglioramento della tonicità del tessuto cutaneo grazie all’effetto di “skin-tightnening” esplicato dal calore.
Laserlipolisi: su quali zone è efficace
La laserlipolisi è particolarmente efficace su tutte le zone del corpo caratterizzate da un insieme di accumulo adiposo e lassità cutanea proprio grazie all’azione del calore, che permette contemporaneamente di sciogliere i grassi e rassodare il tessuto.
Le zone che vengono trattate più di frequente sono fianchi, glutei e “culotte de cheval”, ginocchia, addome, braccia, collo e regione sottomentoniera (il classico “doppio mento”).
Laserlipolisi: come si svolge la seduta
Il trattamento viene eseguito in ambulatorio e quindi non si necessita di ricovero. In genere viene eseguito con un’anestesia locale per minimizzare possibili fastidi e garantire il massimo confort per il paziente.
Il medico valuta il paziente e definisce con un apposito pennarello la zone o le zone sulle quali intervenire. La zona viene quindi disinfettata, e dopo aver praticato una minuscola incisione viene inserita la micro-cannula collegata alla fibra ottica.
Il medico procede quindi a manovrare delicatamente micro-cannula e fibra ottica nell’accumulo di tessuto adiposo sottocutaneo, il quale viene gradualmente sciolto e aspirato. Dopo aver trattato il tessuto adiposo, la fibra ottica viene spostata più in superficie nel sottocute per stimolare la produzione di collagene ed ottenere un effetto lifting naturale.
Non c’è il rischio di perdite di sangue o microembolie perché il laser ha un effetto foto-coagulante sui piccoli vasi. La seduta ha una durata che varia in genere tra i 50 e i 90 minuti. I risultati sono immediatamente visibili, ma diventano particolarmente apprezzabili a distanza di 3 mesi dal trattamento.
Non è prevista degenza, è possibile infatti tornare subito alle normali attività seguendo le indicazioni del medico che ha effettuato il trattamento. In genere è prescritto per un periodo di almeno 15 giorni un bendaggio elastico, o l’utilizzo di collant elastici a ridosso della regione trattata. Possono poi essere fornite ulteriori prescrizioni che è ovviamente opportuno seguire per ottimizzare i risultati del trattamento e prevenire eventuali effetti avversi.