E anche questa estate è giunta al termine. Ci riorganizziamo per tornare al lavoro, anzi abbiamo forse già ripreso da un po’, anche se la testa a volte si perde ancora nei ricordi delle vacanze, della spiaggia e del tramonto in riva al mare. E invece iniziamo a vedere l’abbronzatura che pian piano se ne va, lasciando la pelle un po’ più secca e spenta.
È tutto normale. Gli UVA e gli UVB irradiati dai raggi solari hanno effetti positivi ma anche negativi sul tessuto cutaneo. Da una parte ci regalano una tintarella invidiabile (sempre se ci esponiamo al sole in modo controllato, proteggendo adeguatamente la pelle!) ma dall’altra possono provocare eritemi, scottature, macchie cutanee ed in ogni caso promuovono nell’organismo la produzione di radicali liberi.
I radicali liberi sono considerati tra i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Sono prodotti dalla normale respirazione cellulare, e in condizioni normali l’organismo riesce a eliminarli tramite sistemi enzimatici deputati specificatamente a tale scopo.
Se però intervengono fattori esterni, come ad esempio i raggi UV ma anche il fumo di sigaretta, l’organismo incrementa la produzione di radicali che quindi si accumulano e non riescono ad essere eliminati del tutto. Queste molecole hanno la caratteristica di essere particolarmente reattive, per cui quando sono in circolo vanno ad interagire con il DNA delle nostre cellule, favorendo l’invecchiamento delle stesse.
I radicali liberi attivano inoltre la ialuronidasi, enzima che degrada l’acido ialuronico. In presenza di un eccesso di queste molecole quindi, nell’organismo diminuiscono le riserve di acido ialuronico, molecola importante per il mantenimento dell’idratazione profonda e del turgore della pelle. In carenza di acido ialuronico la pelle appare più secca e più lassa. Si perdono i volumi e il tessuto tende a scivolare verso il basso, facendo perdere anche la definizione dell’ovale del volto.
Sono questi i motivi per i quali a settembre notiamo che la nostra pelle è più secca e meno luminosa. Passano gli anni, e alla fine dell’estate ci sembra di essere sempre un po’ “invecchiate”. Il che purtroppo è vero, perché il tessuto cutaneo invecchia, sia a causa dell’esposizione cronica ai raggi UV (fotoaging) e sia perché i fibroblasti del derma producono con il passare del tempo sempre meno collagene, molecola importante per mantenere la pelle tonica e compatta (cronoaging).
Più passano gli anni e più diventa importante prendersi cura della propria pelle. Protezione solare e un corretto skin care quotidiano sono le basi, ma attualmente ci viene incontro anche la medicina estetica, che mette a disposizione trattamenti di biorivitalizzazione della pelle sempre meno invasivi.
L’autunno è effettivamente uno dei periodi ideali per un trattamento di biorivitalizzazione. La pelle è “stressata” dal periodo estivo e ha bisogno di essere reidratata e nutrita in profondità. Per migliorare l’aspetto della pelle è bene unire una corretta alimentazione ad uno skin care quotidiano mirato e trattamenti estetici biorivitalizzanti.